INDIVIDUALITA'

“bisogna rispettar sempre l’individualità

L’individualità è il nucleo del nostro essere, e come le radici di una quercia che nutrono ogni singola foglia, l’individualità accresce il nostro carattere ed il nostro essere individui forti. E come alberi in una foresta, i singoli che nella loro forza individuale vengono insieme creano una società forte e robusta.

Nel rispetto dell’individualità si ha la forza della collettività.

 

Edoardo M. S.

 

Loredana B..

La comprensione della volontà altrui è la massima fondamentale degli uomini liberi

 

Yasmine O.

 

Giorgio M.

 

CAMILLO v.S.

Il titolo di questa frase mi ha fatto venire in mente per contrapposizione questa parabola di Kryon (Movimenti Animici 22 marzo 2014)

Evelyn riconosceva la sua essenza di pianta. L’essenza di Gaia era lì, e sapeva di essere Evelyn, la pianta. Aveva piena consapevolezza della grande pianta che era. Il suo scopo, l’unico suo scopo, era di crescere quanto più possibile, alta quanto più possibile e di fornire la sua parte di ossigeno al pianeta per l’umanità.

Evelyn aveva delle radici come tutte le piante, e sentiva le sue radici allungarsi in profondità dove assorbivano le sostanze di cui aveva bisogno per crescere, gli elementi del suolo della Terra. E cresceva sempre più alta. Più s’innalzava, più le sue radici si diramavano per ancorare la sua grandezza e maestosità in quella foresta.

Ora, Evelyn non era consapevole delle sue radici più di quanto gli Umani lo siano dei loro capelli. Sono talmente tante! Tuttavia una radice in particolare, molto distante da lei, trovò una via verso la superficie e cominciò a svilupparsi verso l’alto. Germogliò e crebbe, e quel germoglio divenne un’altra pianta. Anche quel piccolo germoglio divenne consapevole di Gaia e iniziò a crescere proprio come aveva fatto Evelyn. E aveva anche un nome: Martha.

Evelyn fu poi consapevole della pianta perché era cresciuta. Evelyn osservava Martha crescere, tuttavia Martha era una radice di Evelyn. Infatti, erano ancora attaccate! Dopo un certo tempo, alle radici di Martha successe la stessa cosa. E nel medesimo tempo, anche da Evelyn spuntarono nella direzione opposta altri germogli in superficie. Erano tutte radici di Evelyn, ancora attaccate a Evelyn, ma germogliavano come altre piante con altri nomi. Capite dove voglio arrivare?

Alla fine, formarono una foresta dove le radici erano tutte collegate. La forza vitale dei nutrienti del pianeta erompeva in superficie attraverso ciascuna di loro. Nessuna radice ha inizio o fine, dato che sono tutte collegate le une alle altre e tutte hanno nomi individuali e “coscienza di pianta”.

Ora, domandiamo a Evelyn: «Evelyn, chi sei? Quando guardi intorno a te nella foresta, sei Evelyn o sei anche Martha, George e Sally? Chi sei?» Evelyn si ergerebbe in tutta la sua altezza dicendo: «Io sono tutte loro, e loro sono me, perché le nostre radici hanno la stessa origine.»

Tutti uguali, tutti diversi!

 

CONCETTA

 

FIORENZA

Il periodo di volontariato in Africa, anche se breve durante le mie ferie estive, mi ha donato tanto.

Penso al colore bianco, che per me è la purezza di un risveglio delle menti deboli dall’assoggettamento di una società controllata, la purezza della luce e l’espressione dei valori di fratellanza, amore..di un concetto di una umanità che ci porti un giorno ad essere “Uno”…senza discriminazioni e diversità.

 

LUISA

 

DIEGO

Con la speranza di veder avviata la definizione di un mondo migliore.

 “Un solo mondo! e umano!”

Dignifying life is so important but so missing in society at the moment.

 

SEBASTIAN

 

CHRISTINE

Keeping an open mind is key!

 

LUCAS

 

ARTISTA ANONIMA

MANO DI LUCILLA

 

LEO

 

THEODORE

 

ANNA